MASTODON - EMPEROR OF SAND

in music •  7 years ago 


Bentornati amici di Steemit! Qui è il vostro amichevole Mr. Lica di quartiere che vi parla!

Negli anni ho ascoltato tantissima musica ed ho ascoltato tantissime band, ma una in particolare mi ha colpito e mi ha praticamente sconvolto il concetto di musica, parlo dei Mastodon.

I Mastodon sono una band di 4 elementi formatasi nel 2000 ad Atlanta, durante un concerto degli High on Fire, e da quel giorno, non solo hanno pubblicato ufficialmente 8 album, ma non hanno mai cambiato formazione, infatti la band è sempre stata costituita da:
Troy Sanders: Basso e voce
Brent Hinds: Chitarra e voce
Brann Dailor: Batteria e voce
Bill Kelliher: Chitarra e cori

La band, oltre che dall'intreccio di tre voci, è stata caratterizzata negli anni da un continuo evolvere del loro sound tra Sludge, Crust, Heavy Metal, Progressive Rock, Jazz e Hardcore Punk, ma restando fedeli sempre ad una vena creativa che poche band hanno e ad una cattiveria nei riff e nei suoni che pochissime band possono vantare.  

Oggi vi proverò a parlare della loro ultima fatica (penultima se si considera l'EP di 4 tracce "Cold Dark Place"), uscita nel Marzo del 2017 ed intitolata "Emperor of Sand".

Con questo album la band torna a parlare di concept (cioé un album in cui tutte le canzoni sono collegate tra loro da una storia comune e idea già molto utilizzata dalla band), e di una storia molto simbolica ed evocativa, infatti il protagonista della nostra vicenda dovrà vagare per il deserto al fine di sfuggire dalla condanna a morte che pende al di sopra della sua testa, una storia che unisce morte, salvezza e che fa trasudare l'importanza del concetto di "tempo". Il concept per questo lavoro è nato nel tempo, sin da quando alla moglie del bassista/cantante Troy Sanders è stato diagnosticato un cancro (tempo, fuga dalla morte...) che fortunatamente ha sconfitto, ma che ha fatto scavare nei 4 di Atlanta dentro loro stessi al fine di tirar fuori questo capolavoro. Già, capolavoro. L'album si apre con "Sultan's curse" dove le tre voci di Dailor, Sanders e Hinds si intrecciano creando una melodia avvicente (non per nulla ha vinto il Grammy nel 2018 pochi giorni fa come miglior canzone Metal), accattivante e con strane sonorità mediorientali che ti catapultano all'interno dei questa storia. Ogni nota, ogni suono, ogni parola è perfettamente pesata e dosata per creare un album che ti prenda dalle viscere sin dalla prima nota. Il suono della band si è evoluto ed "ammorbito" dai primi album, infatti non troveremo mai un suono duro e crudo come nelle loro prime tre pubblicazioni (Remission del 2002, Leviathan del 2004 e Blood Mountain del 2006), ma, anzi, spesso il nostro orecchio verrà piacevolmente colpito da ritornelli molto "catchy" (come in "Clandestiny" e soprattutto il primo singolo estratto "Show Yourself") inseriti in contesti dove riff molto rapidi e bassi la fanno da padrona. Senza dubbio una delle tracce che più colpisce è "Ancient Kingdom" dove suono, ritmo, e melodia incalzano l'ascolto rendendo ancora più accattivanti le melodie, intrecci vocali e, soprattutto, quelle campane sul ritornello che non te le aspetteresti mai, ma, sin dal primo ascolto, ti rendi conto che sono perfette in quell'esatto punto ed in quell'esatto momento. L'album si avvia alla chiusura con la penultima traccia "Scorpion Breath", dove si può segnalare l'immancabile vocalist dei Neurosis, Scott Kelly, (presente come ospite in tutti gli album ad eccezione del primo)  partecipare su questa traccia e a segnare la sua presenza anche in questo album, e quel capolavoro della traccia conclusiva di "Jaguar God"; un pezzo che in 8 minuti fa capire che la band non solo è ispirata, ma forse lo è come solo poche volte lo è stata in carriera, infatti tra intrecci vocali, cambi di tempo, tastiere e tutto il resto si merita di entrare di diritto nella top 5 delle loro migliori canzoni di sempre.Ascoltatelo, ho poco altro da aggiungere; ogni nota, ogni assolo, ogni fill di batteria (vedere Precious Stones per credere) è perfetto e situato nel posto giusto, arriva al momento giusto e riesce a stupire ad ogni ascolto, nonostante tu abbia ascoltato quest'album più di 150 volte (true story). Non so se sono riusciti a superare in epicità e perfezione il loro capolavoro "Crack the Skye" (a mani basse il mio album preferito), ma se non lo hanno fatto, ci sono andati molto vicini.

Sapevate che sono andato a vederli a Novembre scorso a Parigi? Ma questa storia ve la racconterò un'altra volta...

[Tutte le immagini presenti sono state scattate dal sottoscritto o senza diritto di copyright]

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Amando il progressive ed il metalprog non posso che ammirarli , "The Hunter" disco che ho consumato , ascoltero questo nuovo lavoro, magari apprezzi anhe i Dream Theater e Queensryche ?

The Hunter ha avuto come unica sfiga di uscire dopo Crack the Skye, album incredibilmente bello e magico. I DT non sopporto la voce...preferisco Genesis, Operh, Caligula's Horse e Devin Townsend

Ottimi gusti musicali

Spettacolo i Mastodon!! Preferisco i vecchi dischi ma anche questo se la cava egregiamente!🤘

I primi tre erano pura cattiveria, ti capisco, ma nel tempo la loro evoluzione sonora mi ha affascinato