The Long Night, Game of Thrones: oltre il buio c'è di più

in news •  5 years ago 


The Long Night, terzo episodio dell'ultima stagione di Game of Thrones, è un argomento al momento caldissimo, che ha portato tanta esaltazione ma soprattutto tante polemiche. Io appartengo a quei fan del Trono di Spade che si alzano alle tre di notte per vederlo in diretta e sarò onesta, in piccola parte ho avuto anche io la mia delusione, ma col senno di poi ritengo sia uno dei migliori episodi mai realizzati. Non entrerò nel merito della trama, dei personaggi o delle loro azioni, né mi metterò a paragonare questa battaglia con altre della storia del cinema o della tv. Vorrei solo raccontarvi questa Lunga Notte per come l�ho vissuta io, per il bello che ho visto nel suo storytelling.

[WPGP gif_id="11205" width="600"] Attenzione spoiler!

I Dothraki e la faccia di Jamie Lannister


La scena di apertura è, nella mia modesta opinione, quanto di più bello e narrativamente efficace io abbia mai visto. Melisandre accende gli arakh e i Dothraki partono come un�onda di fuoco nella pianura. Sono una moltitudine, la luce nel buio, impressionanti quando vengono mostrati dal punto di osservazione di Jon e Daenerys. Indomiti e feroci, illuminano la lunga notte finché non si abbattono contro un qualcosa che non ci è dato nemmeno di vedere con chiarezza, nonostante le fiamme. La telecamera quindi si sposta, ci fa vedere questa battaglia da lontano. Lo spettatore, come i personaggi in prima linea, è distante, distaccato e soprattutto terribilmente impotente nel vedere le luci spegnersi piano piano. Sono solo lucine, fiammelle, quasi lucciole sulla distanza, e scompaiono una a una fino al ritorno del buio totale. Dalle tenebre, ritornano a Winterfell solo cavalli scossi, una manciata di guerrieri Dothraki che fuggono a piedi in preda a un terrore che non immaginavano nemmeno poter provare, e un Jorah Mormont pesantemente ferito. Tutto è inframezzato dai primi piani delle reazioni dei personaggi in prima linea, dai più composti, a quelli quasi confusi o stupiti, spaventati. Il migliore, a mio avviso, rimane Jamie Lannister: come lo spettatore, anche lui sembra non credere ai suoi occhi, si aggancia fino all�ultima lucina sull�orizzonte e infine è puro sgomento.


� troppo buio!


Abbiamo passato sette stagioni a riempirci la bocca di �Winter is coming� e l�inverno è effettivamente arrivato. Le notti invernali sono buie e lunghe e, come se non bastasse, ci è stato insegnato anche che �La notte è oscura e piena

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