Sognare, lo sappiamo, non costa nulla ed è il primo passo per realizzare qualcosa. In seguito è senz'altro necessario agire affinché questo sogno si realizzi.

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In questo mondo di sognatori vi sono stati alcuni veri e propri visionari, che hanno precorso i tempi, immaginando cose che si sarebbero poi tradotte in realtà a distanza di molti anni. Prendiamo come esempio scrittori e sceneggiatori di storie di fantascienza che a cominciare dal diciannovesimo secolo, con i loro romanzi, poi con l'avvento del cinema anche su pellicola, ci anticipano il futuro con soluzioni sempre all'avanguardia.

Uno dei temi più trattati nell'ambito della scrittura o della cinematografia fantascientifica è senza dubbio la vita sulla terra dopo l'apocalisse. In molte opere, soprattutto le più datate, la fine del mondo è il risultato di una guerra nucleare, in altre, di piu recente realizzazione, la catastrofe è dovuta all'estremo sfruttamento, nonché alla cattiva gestione del pianeta da parte dell'uomo.

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La storia ci insegna che cio che per noi oggi è la normalità, dall'elettronica ai viaggi nello spazio, un tempo erano solamente le visioni di questi narratori di sogni.
Ora la speranza, chiaramente, è che questi creativi autori non abbiano sognato così forte da rendere possibile l'avverarsi degli scenari apocalittici da loro dipinti.

Ma aimè non sono molto fiducioso che i fatti vadano diversamente da come anticipato dalla letteratura fantascientifica. La mia generazione, come quelle precedenti, hanno abusato del nostro pianeta, dando fondo alle risorse naturali, ed immettendo in ambiente quantità inimmaginabili di rifiuti di ogni sorta e fattezza, senza curarsi delle conseguenze.

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A difesa delle generazioni passate, vi è senz'altro la minor consapevolezza dei danni provocati da queste attività ma la nostra, parlo dei cinquantenni come me, non ha alibi, non ha scuse, nonostante la coscienza della situazione, perseveriamo nel dolo, mascherandoci dietro leggi che pochi paesi rispettano alla lettera, dalle grandi potenze a quelli emergenti, poiché enormi interessi economici impediscono un costante impegno, da parte delle amministrazioni, a seguire le direttive a sostegno dell'ecologia.

Ma anche noi, nel nostro piccolo, fatichiamo a mantenere un comportamento eticame corretto nei confronti dell'ambiente, impegnarsi a fondo nella lotta contro l'inquinamento costa sacrifici e rinunce che non tutti sono disposti a pagare.

La Terra è salva

Il mio pensiero va alle generazioni a venire, ho due figlie, entrambe nate nel nuovo millennio, e vedo in in loro una grande apprensione per il futuro ma al contempo una grande consapevolezza dell'importanza di salvaguardare l'ecosistema. Temo che solamente un'involuzione da parte del genere umano, con un ritorno a ritmi e modi sostenibili dalla natura, possa realmente avviare un processo di conservazione dell'ambiente ma naturalmente ciò é inconcepibile, quindi non rimane che aumentare l'impegno comune nella lotta contro l'inquinamento e sperare che la Terra non decida di salvarsi da sola, facendo a meno dell'umanità.

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