Il Passato su quattro ruote

Ogni essere umano ha un punto debole. Le “paure” infantili e i consueti hobby domestici si possono non confessare a nessuno, ma la passione per gli oggetti da raccogliere non si può mai nascondere, anzi ogni collezionista cerca volentieri di renderla nota a tutti per reperire nuovi "pezzi" e mostrare con orgoglio quelli già in proprio possesso.

I numismatici e i filatelici dispongono di album particolari e contenitori speciali per preservare l’integrità delle loro preziose collezioni, che, in un cassetto, saranno riposti al sicuro. Coloro che amano le automobili d'epoca, dal momento che anche i motori, le parti meccaniche, la tappezzeria e ogni altra cosa sono soggetti ad un prevedibile deterioramento, dovranno sistemare una o più vetture in spaziosi garage.

Ovviamente non possono accontentarsi di ammirare quegli “originali gioielli”, fermi e malinconici, pertanto aderiscono a vari circoli ed associazioni per partecipare ai frequenti raduni, che rappresentano le sole occasioni per esibire, in tutto il loro splendore, le macchine di una volta col motore acceso e perfettamente “marcianti”.

Il pretesto degli organizzatori per convocare i proprietari di automobili d'epoca solitamente è una gara di regolarità lungo un percorso panoramico che attraversi località caratteristiche ad una andatura sostenuta e in un tempo stabilito.

La maggior parte dei partecipanti, tuttavia, è animato da uno spirito non competitivo, soddisfatto solamente di viaggiare sulla macchina che ama e di incontrare persone con la medesima passione.

In queste occasioni i collezionisti più pignoli e spiritosi amano indossare un abbigliamento coerente con l'epoca a cui risale l'automobile sulla quale si “imbarcano”. Si incontrano, dunque, automobilisti con i pantaloni alla zuava o a “zampa d'elefante” che indossano, secondo i casi, il basco, la coppola o la paglietta.

Solo dopo quaranta anni una vettura può essere considerata storica, anche se gli esemplari più pregiati risalgono anche ad oltre un secolo fa. Inoltre le automobili d'epoca, possibilmente, devono essere provviste di tutti gli accessori originali, fabbricati con dei materiali che non si usano più come il legno, l'ottone o la ghisa.

Generalmente la partenza dei colorati caroselli di rombanti “vegliarde” avviene dalle caratteristiche piazze monumentali di grandi città, per appagare la legittima vanità dei collezionisti ed incuriosire i numerosi passanti, che, solo occasionalmente, hanno modo di osservare da vicino automobili storiche, ormai rarissime, se non addirittura uniche.

Testo e fotografie di @adinapoli (s)

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