Trovo questa analisi molto interessante e per nulla sorprendente.
Il comunismo offre una soluzione sistemica ai problemi del capitalismo mentre il fascismo offre una soluzione topica.
Prendiamo ad esempio il problema dell'immigrato che spaccia sotto casa degli operai.
Il comunismo analizza il motivo che ha portato quell'immigrato a trovarsi lì e offre una soluzione generale a lungo termine in maniera deduttiva o top-down.
Il fascismo offre una soluzione immediata al problema togliendo l'immigrato dalla strada senza chiedersi come mai c'è finito lì. Agisce in maniera induttiva o bottom-up.
Se il capitalismo è una gamba rotta, il fascismo è l'antidolorifico ed ha bisogno di ore per funzionare, il comunismo è il gesso e richiede mesi.
Per sua natura il fascismo si presta quindi ad essere un fenomeno populista proprio perché non richiede tanto studio ed impegno e può essere attuato e capito da qualsiasi persona poco colta, basta seguire il foglietto illustrativo/la guida (o il "Duce" se vogliamo usare latinismi).
Il problema nasce dal fatto che il comunismo forniva comunque una soluzione anche se con effetti a lungo termine. Purtroppo però dalla caduta del muro ha smesso di offrirla e si limita ad analizzare le cause senza però dare una soluzione non dico immediata ma neanche semestrale o annuale.
Su youtube è recentemente uscito un bellissimo reportage inglese su Casapound a questo link ed al minuto 5:00 un cardiologo seguace di Casapound dice «noi facciamo quello che praticamente il vecchio Partito Comunista ormai ha finito di fare. Nelle aree degradate, nei quartieri periferici non esiste più il Partito Comunista ma c'è Casapound che aiuta...»
Quindi il comunismo ha smesso di occuparsi di questioni reali e di sporcarsi le mani nei quartieri poveri lasciando un vuoto mentre i fascisti stanno iniziando a riempire quel vuoto.
La presenza sul territorio unita al fatto che viviamo nell'epoca del fast e dello smart fa si che la semplice e rapida soluzione che offre il fascismo venga apprezzata così tanto dal proletariato che non è più interessato alla politica e alle idee.
Vedo un po’ di confusione però. Il blocco sovietico non ha nulla a che fare sia col comunismo che col socialismo. Il socialismo scientifico richiede studio, il comunismo viene per lo più abbozzato per motivi che condivido, da quel che ricordo.
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La locuzione "avere a che fare" è un modo elegante per dire "essere in relazione con".
Siccome contiene il verbo "essere" , possiamo dire che è o non è in relazione a seconda di che parametri soggettivi usiamo per giudicare. A mio avviso la relazione tra comunismo e URSS esiste ed è anche forte in quanto l'URSS è stata l'unico rappresentante credibile del comunismo teorico. Un rappresentante corrotto ma comunque credibile tanto che ha illuso tanta gente.
Il giochino "il comunismo sovietico non è vero comunismo" lo facevo anche io una decina di anni fa. È bella come frase ma non spiega come il secondo sia diventato il primo.
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continuo a non condividere. L'esempio sovietico ha avuto vari ingredienti del socialismo, come il controllo dei prezzi, l'economia pianificata, la collettivizzazione delle mansioni domestiche, etc. ma non elementi fondanti come la democrazia operaia. Inoltre nel passaggio Lenin->Stalin si sono persi vari elementi sovra-strutturali come la legittimazione dei diritti degli omossesuali
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Io non condivido il trattare la Russia come un fenomeno a parte senza metterla in relazione con i cambiamenti globali concomitanti. Quando Stalin era al potere dobbiamo ricordarci che dall'altra parte c'erano Mussolini ed Hitler.
Il punto non è che in Russia sono stati poco interessati a seguire bene il marxismo ma il fatto che la rivoluzione internazionale non è avvenuta e la Russia (che già con Lenin non sprizzava di democrazia) è stata costretta a retrocedere. Se fosse scoppiata una rivoluzione in Germania o in Inghilterra, Stalin non avrebbe avuto le basi per prendere il potere in quel modo.
Lo stesso discorso vale per Cuba. Per quanto Fidel sia stato una testa di cazzo e forse anche in malafede, se fossero scoppiate 4 o 5 rivoluzioni in Sudamerica,in Africa ed in un paio di paesi industrializzati, Cuba avrebbe ora uno sviluppo economico e sociale diverso.
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ai tempi di Lenin però avevano una guerra civile. Vari diritti sono stati sacrificati a causa di ciò. Chissà come sarebbe andata senza intervento straniero
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