PostIT - n.1

La prima uscita di una pubblicazione è sempre qualcosa che fa affiorare i brividi a fior di pelle a chi, a quel progetto, ha lavorato con dedizione, passione, fatica, notti in bianco, canali di comunicazione costantemente attivi per affinare un’idea che è diventata infine concreta, nera su bianco. Se questa fosse una pubblicazione stampata e se questo lavoro di team si fosse svolto in una redazione anziché in uno spazio completamente virtuale, saremo tutti seduti alle nostre scrivanie, increduli, a commentare su di giri il risultato, sfogliando continuamente questa nuova “creatura” che è nata. Invece ognuno di noi è alla propria scrivania, a casa sua, in un bar chissà dove nel mondo con la connessione wifi traballante, alle prese con la vita di tutti i giorni che è inevitabilmente confluita in questo spazio virtuale fatto di codici binari e dati che viaggiano lungo chissà quali strade reali. Siamo tutti in posti diversi, eppure siamo tutti nello stesso luogo. Forse è questa la magia della tecnologia, che ha permesso di riunire in uno stesso spazio autori e lettori e che è sfociato in questa evoluzione di Podium. E finalmente eccolo, il primo numero di PostIT.

Ronco Frazione di Pella è un borghetto medievale sulla riva del lago d'Orta. “Un capolinea della strada senza fine” è la definizione che ne dà, poeticamente, l'autore. Un verso che racconta al lettore di un paesaggio che si apre su di un lago incastonato tra i monti, dai colori indescrivibili e un'atmosfera di tranquillità. Un post che trasporta il lettore su quella panchina, sulle sponde del lago, a godere il suono del vento che si incontra con quello delle onde.

L'amore incondizionato di un genitore verso i propri figli sembra essere una chimera. Ogni genitore nutre speranze, aspettative e desideri per la propria prole che se disattese comportano conseguenze. L'autore propone un dibattito spinoso in maniera volutamente provocatoria. I commenti sono altrettanto interessanti.

@nawamy, esperta in modellazione 3D, ci spiega che metodo di lavoro e che tipo di approccio, in base alle nostre esigenze, utilizzare quando si tratta di modellare un oggetto specifico. Per modellare uno stesso oggetto - questo caso è di uno spremi tubetto di dentifricio - si possono adottare metodi diversi ottenendo lo stesso identico risultato. @nawamy ne propone tre. Come utilizzare il metodo più corretto? Si può parlare di metodi giusti e metodi sbagliati? La risposta sta nel mezzo: a volte la semplificazione estrema è controproducente e la sovrabbondanza non è buona pratica. La cosa migliore da fare dopo aver esaminato l’oggetto da modellare è sforzarsi di progettarne il processo di modellazione prima ancora di mettere le mani in pasta. Cosa importante: sarà l’esperienza che si matura nel corso del tempo a consigliare di volta in volta la strategia migliore. Non essendoci metodi giusti o sbagliati, @nawamy consiglia di non farsi fermare dalla paura di sbagliare e di creare un proprio modo per modellare un oggetto in 3D che andrà poi a differenziarsi da tutti gli altri.

Quali sono gli svantaggi nell'uso della Blockchain di Bitcoin? In questo articolo vengono affrontate diverse problematiche: mancanza di privacy, impossibilità di accedere al proprio wallet se si smarrisce la password, inalterabilità delle transazioni, rischio di contraffare la rete, costi elevati delle transazioni e assenza di regolamentazione finanziaria/legale.

Sono queste le recensioni piacevoli da leggere e che fanno riflettere. @dexpartacus ci invita a riflettere su un film appena visto dal titolo “Bomb City. La recensione viene introdotta da quella che è la visione di @dexpartacus sul mondo di oggi fatto di notizie ritoccate e adattate per la popolazione media che incitano all’odio e a far sentire le persone sempre in uno stato di ansia continuo. Per questo motivo @dexpartacus ha deciso di non guardare più i telegiornali e leggere i giornali informandosi in altri modi. Il film in questione è tratto da una storia realmente accaduta vent’anni fa in Texas che vede protagonisti due gruppi di persone totalmente diversi tra di loro: da un lato abbiamo i cosiddetti “punk” che esprimono liberamente la loro personalità senza avere paura del giudizio della gente, dall’altro lato abbiamo i tipici giocatori di football americano sempre ben vestiti e che, non avendo il coraggio di mostrarsi per quello che sono, si ubriacano di nascosto facendo i finti ragazzi per bene. (SPOILER) Un incidente causa la morte di uno dei ragazzi punk, Brian Deneke, che viene investito da uno dei giocatori di football americano. Durante il processo, l’imputato, nonostante la presenza di moltissimi testimoni, viene semplicemente condannato a pagare 1000,00 dollari per il suo reato, multa che poi viene cancellata. Questo perché? Riflettete. Grazie @dexpartacus per questa tua visione della realtà raccontata attraverso un film.

Il racconto di un nome in un fumetto. Lo pseudonimo "Frafio Matale" nasconde una storia di famiglia che nel suo post di presentazione l'autore ci racconta in modo originale e inedito.