Uno dei problemi che gli ingegneri dovranno affrontare e risolvere per poter mandare un equipaggio su Marte è quello del peso. Oltre naturalmente alle necessarie attrezzature, bisognerà trasportare una quantità molto grande di cibo e acqua. Soprattutto la seconda è un problema: pesa molto e non si può comprimere, dunque occuperà volumi enormi. Una soluzione potrebbe essere quella di ricavare l'acqua direttamente dai ghiacci presenti sulla superficie marziana. È fattibile? Uno studio apparso recentemente su Science fa ben sperare.
Grazie a uno strumento a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter è stato possibile individuare otto depositi di ghiaccio che si estendono fino a una profondità di 100 metri sotto la superficie, molto superiore a quella che possono raggiungere le trivelle a bordo dei rover che esplorano il suolo (pochi centimetri). Nonostante il ghiaccio sia così in profondità, emerge in alcuni punti per effetto dell'erosione del suolo. È stato quindi possibile osservarne la stratigrafia. I primi centimetri di suolo sono formati da regolite e polveri varie. Più in profondità si trova del ghiaccio mischiato a roccia porosa. O sarebbe meglio dire il contrario. Il ghiaccio si è inserito nelle cavità della roccia, fino a due metri circa sotto la superficie. Ancora più sotto, si trova ghiaccio quasi puro, che si estenderebbe appunto fino a 100 metri di profondità.
Probabilmente questo ghiaccio si è formato a seguito di nevicate avvenute miliardi di anni fa, quando su Marte era presente acqua allo stato liquido.
Sfortunatamente questi depositi si trovano a latitudini comprese tra i 55 e i 60 gradi nord/sud dall'equatore. In queste regioni, le rigide temperature invernali renderebbero proibitivo l'insediamento umano. La maggior parte delle missioni marziane atterrano entro i 30 gradi nord/sud dall'equatore. A queste latitudini però il ghiaccio potrebbe trovarsi solo a profondità inaccessibili, ma non è escluso che possa invece essere disponibile. Non si sa.
Una cosa che si sa è che il ghiaccio porta con sè informazioni riguardanti la storia climatica del pianeta, per questo quei depositi potrebbero essere meta di future missioni robotiche.
Una cosa analoga si fa sulla Terra: i famosi carotaggi in Antartide servono proprio a capire l'evoluzione del clima. Infatti, il ghiaccio quando si forma può intrappolare piccole bolle di aria. Quindi, in uno strato di ghiaccio di 500.000 anni fa troveremo aria di quell'epoca, che possiamo analizzare, ottenendo informazioni sulla composizione atmosferica. Non solo. Il ghiaccio ci dà anche informazioni sulla temperatura e sulla radiazione solare presenti all'epoca della formazione. Questi studi sono di importanza fondamentale per capire come mai Marte, che in passato aveva probabilmente un clima simile a quello della Terra di oggi, sia diventato così freddo e inospitale. Non è escluso che un destino simile possa toccare al nostro pianeta, un giorno. Quindi, capire Marte significa anche capire la Terra.
Fonti: http://www.lescienze.it/news/2018/01/12/news/acqua_ghiaccio_depositi_marte-3817746/ https://www.wired.com/story/scientists-discover-clean-water-ice-just-below-mars-surface/ http://www.media.inaf.it/2018/01/11/ghiacciai-sotterranei-marte/ http://www.sciencemag.org/news/2018/01/ice-cliffs-spotted-mars
Le carote di ghiaccio sono sicuramente un mezzo potentissimo. Nella geologia del Quaternario hanno fatto grandi cose. Sicuramente, anche su Marte, potrebbero dire la loro e senza dubbio darci informazioni interessanti sulla composizione della vecchia atmosfera marziana. Però dubito che tra l'equatore marziano e i 30° ci sia stato ghiaccio se devo fare un confronto con la Terra. Però, giustamente come hai detto tu, non lo sappiamo. Quindi speriamo che ci sia per i prossimi che saranno lì a cercarlo XD
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Quoto anch'io la tua risposta. E speriamo quanto prima ci siano novità 😊
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Wow! Per ora non so ancora molto su Marte (geologicamente parlando) e questa scoperta di depositi di ghiaccio fino a 100 m di profondità è a mio parere una cosa sensazionale! Sì, perché dal ghiaccio potremmo ricavare non solo analisi sul clima passato (che già di per sé mi fa andare in brodo di giuggiole) ma anche idrogeno puro, ovvero quello che a conti fatti è il carburante dei nostri razzi! (stesso problema infatti si ha riguardo la Luna: si sta cercando del ghiaccio su di essa proprio per questo motivo)
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Potrebbero usare metano, non idrogeno
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Non entro nello specifico anche perché non è il mio campo, ma credo ci siano ancora diverse difficoltà tecnologiche per l'adattamento di un impianto a metano sugli shuttle della NASA e simili (fra cui immagino la potenza che ne ricaverebbero, inferiore a quella del combustibile ad idrogeno - cosa fondamentale per avere una spinta tale da riuscire a vincere la gravità terrestre).
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oramai nessuno usa gli shuttle. Sierra Nevada ne ha in cantiere uno mini da oltre 7 anni. In termini di potenza non ricordo, cambia l'impulso specifico, ossia l'efficienza di conversione combustibile/spinta.
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Bhe sì, confermo che non sono aggiornata.. ma se vogliamo chiamarli razzi il concetto di fondo non cambia ^^
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Cambia. Si tratta di veicoli aerospaziali diversi. Gli shuttle planano in una parte del rientro. I razzi al massimo frenano con delle alette.
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Uhm però questo genere di freno allora su pianeti con atmosfera molto rada o addirittura inesistente non è efficace...
Ma comunque stavamo parlando di partenze, non di atterraggi xD
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Eh si. Per questo alcuni rover hanno avuto atterraggi piuttosto...scossi
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Perché nelle altre locazioni stanno ai caraibi? ;)
Preferisco l'alta atmosfera di Venere
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Beh, gli inverni polari scendono fino a -140 °C, mentre le temperature massime estive arrivano fino a +20°C. La temperatura media è -40 °C, non proprio i caraibi, ma il luogo di insediamento fa la differenza.
Venere non mi piace troppo. Saranno quelle nubi di acido solforico...
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Per questo ho scritto alta atmosfera ;)
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xD bhe Venere spacca, ma in senso letterale, con le sue 90 atm di pressione a livello della superficie... ma confermo che sia un pianeta affascinante! Scriverò qualcosa al riguardo, appena avrò raccolto abbastanza informazioni interessanti!
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Ottimo post, spero entro la fine della mia vita di vedere gli insediamenti umani su Marte.
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