Sono più di trent’anni che l’Italia è presente in maniera continuativa in Antartide. Precisamente dal 1985, quando venne creato il programma nazionale ricerche in Antartide (PNRA), un programma di ricerca governativo. Nello stesso anno una spedizione a bordo della nave Polar Queen giunse nella Baia Terra Nova, alla ricerca di un sito adatto all’insediamento della prima base italiana, dedicata successivamente a Mario Zucchelli, per molto tempo a capo del programma.
Riassumiamo brevemente le tappe:
Il nucleo della base Zucchelli venne realizzato nella seconda spedizione. Complessivamente, dalla terza alla settima spedizione si tenne una campagna oceanografica e di biologia marina e fu realizzato un collegamento aereo diretto grazie all’aeronautica militare italiana. Vennero anche raccolti dei meteoriti, e fu attivata una stazione di rilevamento automatica, operativa anche nei mesi invernali, quando la stazione è chiusa.
Tra il 1992 e il 1993 ci fu l’ottava spedizione. Questa volta una missione congiunta italo-francese, che si diresse verso Dome C, un altopiano glaciale. In questo sito è ora presente la base italo-francese Concordia.
Qui furono analizzati campioni di ghiaccio. Perforando fino a tre chilometri di profondità, è stato possibile ricostruire 800'000 anni di storia del clima terrestre.
Nelle successive spedizioni vennero realizzati numerosi esperimenti scientifici, completata la base Concordia, operativa dal 2005 come base scientifica permanente, abitata sia d’estate che d’inverno.
Nel 2003 muore Mario Zucchelli.
Durante questi trent’anni l’Italia ha collaborato con altre nazioni oltre alla Francia. Oltre ai normali esperimenti scientifici fornisce supporto logistico alle altre nazioni.
Un continente estremo
L'Antartide possiede una superficie di 13 milioni di chilometri quadrati, una volta e mezzo l’Europa. La sua altezza media è di 2300 metri sopra al livello del mare, coperto per il 98% da una calotta glaciale, che costituisce tra l’altro la maggior riserva di acqua dolce del mondo. È inoltre un importante dispersore di calore: il bianco della calotta riflette nello spazio una parte significativa della radiazione solare, e contribuisce al mantenimento degli equilibri climatici. D’inverno il mare attorno al continente ghiaccia, e l’estensione complessiva dei ghiacci raggiunge la dimensione di 26 milioni di chilometri quadrati, quindi il doppio del continente stesso. La temperatura media annuale è di -50 °C nelle zone più interne, mentre d’estate, nelle zone vicino al mare, fa decisamente più caldo: 0 °C di media, con picchi di 15 °C. La temperatura più bassa mai registrata è di -91.7°C. L’Antartide è inoltre un deserto, perché le precipitazioni non superano i 200 mm annui sulla costa, e i 30 mm annui all’interno.
Il Trattato Antartico, stipulato nel 1959, è un accordo sulla base del quale l’Antartide non appartiene a nessuna nazione. Il suo territorio può essere utilizzato per scopi pacifici come la ricerca scientifica, ma attività militari o di sfruttamento economico sono vietate.
Le attività di ricerca
La mappa delle basi in Antartide. Fonte
La Zucchelli permette di operare nel Mare di Ross (considerata l’area marina più incontaminata del globo), nella Terra Vittoria e all’interno della terra antartica, fino alla base Concordia. Può ospitare 90 persone. Viene normalmente aperta a fine ottobre, quando è possibile preparare una pista sul ghiaccio marino per l’atterraggio degli aerei. Lo spessore di ghiaccio deve essere di oltre due metri per permettere agli aerei di atterrare, e questo è possibile solo da fine ottobre a metà dicembre, quando il ghiaccio si scioglie e la base rimane isolata. A gennaio giunge la nave Italica, che permette di effettuare ricerche anche lontano dalle coste.
La base Zucchelli. Fonte
La base Concordia si trova a 3300 metri d’altezza, e dista più di 1000 Km dalla Zucchelli. Può ospitare al massimo 16 persone nei mesi invernali, 34 d’estate. La base rimane isolata per nove mesi all’anno, per questo è preparata ad affrontare emergenze di qualsiasi tipo. Come già detto in questo sito sono state effettuate trivellazioni fino a 3 Km di profondità. Grazie a quei dati è stato possibile stabilire senza ombra di dubbio che l’aumento della concentrazione di C02 e di altri inquinanti presenti nell’atmosfera odierna è opera dell’uomo, che ha modificato il clima con una velocità 200 volte superiore a quella osservabile negli 800'000 anni precedenti. Con una nuova perforazione, a circa 200 km da Dome C, si spera di risalire fino a 1,4 milioni di anni fa.
La base Concordia. Fonte
L’ambiente antartico si presta per una vasta gamma di ricerche: oltre alla biologia e allo studio del clima, l’ambiente è adatto per lo studio di: meteorologia, geologia,psicologia, scienza dei materiali, astronomia. Di importanza vitale è lo studio dello strato di ozono in atmosfera. Si può fare solo in Antartide perché è lì che si assottiglia maggiormente. Studiando la diffusione della luce solare è possibile risalire alla composizione dell’atmosfera, e risalire ad esempio alla quantità di cloro, un elemento molto reattivo, che si lega all’ozono, distruggendolo. Ricordo che l’ozono è fondamentale per la vita sulla Terra, perché scherma la superficie da numerose radiazioni solari. Nel secolo scorso, dopo l’introduzione in commercio dei clorofuorocarburi (CFC), si è registrato un pericoloso assottigliamento dello strato di ozono. I CFC sono stati banditi nel 1990, e oggi si vedono i primi risultati: il buco nell’ozono si sta richiudendo.
Ricordo inoltre gli studi sulle particelle di plasma nell’alta atmosfera, utile per capire l’esposizione alle radiazioni delle persone che per esempio, si trovano a viaggiare spesso ad alta quota, o per valutare l’impatto dell’attività solare sulla telecomunicazioni. Infine l’astronomia: l’umidità è bassissima, il cielo è terso e presenta poche turbolenze, tanto che le osservazioni possibili in Antartide sono quasi al livello di quelle che sono possibili nello spazio grazie ai telescopi orbitanti.
Proprio perché gli abitanti della base sono isolati per nove mesi all’anno, vengono fatti studi di psicologia e testati strumenti destinati alla Stazione Spaziale Internazionale.
La vita
La giornata lavorativa è frenetica: 12 ore di lavoro al giorno (compresa la pausa pranzo), dalle 8 alle 20, sei giorni su sette. Quando i collegamenti aerei sono diretti, i residenti hanno a disposizione frutta fresca e verdura. Ogni giorno c’è il pane fresco, non mancano caffè e gelato. Dopo cena tempo libero, sono presenti biliardo e biliardino. Docce e bagni sono condivisi: il rispetto delle strutture è massimo, anche perché se così non fosse ci sarebbero dei seri problemi.
Ci costa tanto?
No, appena 25 milioni di euro l’anno per entrambe le basi. Un nulla in confronto ai ritorni importantissimi di tipo scientifico, di crescita di competenze e anche geopolitico. Facendo scienza di altissimo livello, l’Italia si conferma presente sulla scena internazionale, guadagnando autorevolezza agli occhi degli altri paesi.
Così, lavorando a migliaia di chilometri da casa, gli scienziati italiani diventano ambasciatori delle forze positive del Paese, e si conquistano ogni giorno il rispetto di tutti i ricercatori del mondo.
o forse no :D
Fonti:
http://www.bcaa.unige.it/antinfoextframe2.asp?lang=&text=dati
http://www.italiantartide.it/
http://www.mna.it/sites/default/files/geologia.pdf
http://www.mna.it/sites/default/files/trattato-antartico.pdf
https://www.comnap.aq/Members/PNRA/SitePages/Home.aspx
http://www.pnra.it/it
Questo l'ho visto in ritardo comunque ho inoltrato il tuo post a steemstem
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bel post, complimenti!
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Bel post!
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Ecco la Concordia che ci piace:) Bel post congrats!
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Veramente bravo, sono venuto a conoscenza di nuove informazioni ed aspetti che prima ignoravo
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