Salve a tutti...
Ha fatto scalpore, soprattutto in America, il suicidio di August Ames (pseudonimo, ndr) trovata morta con una corda al collo nella giornata di martedì 5 dicembre. Ancora non vi è ufficialità delle cause del decesso, ma amici e parenti non hanno dubbi nel sostenere che August avesse deciso volontariamente di togliersi la vita.
Motivo?? I media citano come causa scatenante il rifiuto dell'attrice a girare un video con un attore il quale aveva precedentemente girato scene omosessuali, provocando un'esplosione di tweet (nel profilo dell'attrice ci sono ancora...andateli pure a vedere) accusandola di essere omofobica.
August si rifiutò di prendere parte a quella scena per non voler mettere a rischio la sua salute alludendo alla prevalenza di infezioni da HIV nel mondo omosessuale.
Innanzitutto questo episodio non è stata la causa del suicidio, ma è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: un vaso già pieno di depressione della quale l'attrice soffriva da tempo. Non credo August si sia suicidata solo perchè una parte della comunità gay e di altri (ormai ex) "fan" l'abbiano criticata più o meno volgarmente: del resto già la professione che esercitava e l'essere comunque un personaggio pubblico l'avranno portata ad avere a che fare con commenti di condanna e/o disprezzo.
La domanda che più mi gira nella testa è: perchè quando si vanno a toccare certi argomenti, in particolar modo quelli di natura omofobica e razziale, si scatena un pandemonio mediatico??
La vera domanda è: se August si fosse rifiutata di girare un film, ad esempio con Rocco Siffredi per una qualsiasi ragione, si sarebbe creato tutto questo disprezzo nei suoi confronti??
Personalmente credo di no.
Potrei pensare che sia stata l'associazione gay = AIDS a far girare i cosiddetti al mondo omosessuale, ma è anche vero che i numeri parlano chiaro. Un rapporto del 2015 dell'ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) sostiene come i rapporti omosessuali siano il principale fattore di rischio per l'infezione da HIV con una percentuale del 42%, contro il 28% circa per quanto riguarda i rapporti eterosessuali.
Dal mio punto di vista il nocciolo della questione si basa sul fatto che quando si va a toccare "categorie" di persone precedentemente ghettizzate (gay, persone di colore, ecc) si rischia di essere poi trattati come erano trattati loro.
E' necessario un cambio di mentalità perchè in un periodo come questo in cui omosessuali, donne, persone di colore, ecc. si stanno battendo per ottenere più parità di diritti, non si possono permettere di tirare fuori gli artigli appena vengono citati come in questi casi: facendo così si autodefiniscono "diversi" e non uguali agli altri.
Sempre dal mio punto di vista dovrebbero cercare di passare oltre a certe cose e mettere da parte questa sorta di ossessione nel credere che debbano sempre essere considerati diversi o inferiori.
Spero che il mio pensiero sia stato il più chiaro possibile: non è mia assoluta intenzione quella di offendere nessuno, soltanto voglio condividere questi spunti di una riflessione mia personale. Ovviamente se ho offeso qualcuno chiedo scusa.
Grazie.
Buona vita...
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