La mia proposta per SteemContestItalia: Occhi Azzurri

in steemcontestitalia •  7 years ago  (edited)

“Luca prova ad aprire gli occhi, ma non ci riesce.
Secrezioni incrostate sulle palpebre, muco nel naso. Il mal di testa non è una sorpresa, il resto sì.
Ieri sera, Luca ha violato una regola della comunità: non gli è consentito pensare ai fatti suoi per più di 45 minuti di fila, perché le risorse intellettuali scarseggiano ancora più dei viveri. Da quando l’effetto serra ha trasformato il pianeta in una immensa Somalia, con guerre e carestie endemiche, l’uso di qualunque risorsa è razionato. L’autismo è punito con la pena di morte. Chi si chiude troppo nel proprio cervello invece di produrre pensieri utili, viene punito con emicranie artificiali, scatenate da elettrodi impiantati alla nascita nel cranio di ogni cittadino.”

Luca apre gli occhi a fatica e si libera il naso. Non riesce a muovere la testa, come se fosse incastrata tra due pietre fredde e pesanti.
La pietra di sinistra ha due occhi azzurri vitrei, spalancati. Quella di destra, ciuffi di capelli scuri e sangue rappreso. Lo stesso sangue incrostato sulle palpebre di Luca. E nel suo naso.

Le ragazze sono morte. Luca sa di non avere tempo e risorse per chiedersi perché. Può solo piangere un pochino, mentre si fa la doccia nei tempi prescritti. Quando esce dalla doccia, le ragazze sono già state smaltite. Sparite per sempre.

Nudo, infila il suo casco di Virtual Reality e comincia a lavorare: non è padrone del suo tempo, ma lo è del suo spazio.
Nessuno esce più di casa per andare a lavorare: troppo tempo perso per gli spostamenti. E' estate, e siamo tutti nudi, in casa, a lavorare.

Luca oggi deve annotare seicento ologrammi e ricostruzioni 3D della superficie di Marte, dopo averli esplorati da cima a fondo. Uno al minuto. Dieci ore di lavoro giornaliero, senza pause visto che lui fa parte del programma sperimentale Cibo IN, Escrementi OUT, che permette di gestire questi I/O banali in modo automatizzato, efficiente ed igienico.

Oggi però Luca ha deciso di suicidarsi. Ha modificato il suo casco VR, sperando di riuscire ad ottenerne, al momento voluto, uno shock elettrico che lo uccida.
Non e’ stato facile concepire il piano di suicidio, perché naturalmente i suoi pensieri sono monitorati e interpretati. Tuttavia, anni di pratica della meditazione, prima dell’accensione del sistema di monitoraggio dei pensieri (che avviene al sedicesimo compleanno), gli hanno permesso di costruirsi un canale di “pensiero laterale” non intercettabile dal sistema di controllo...

Dopo due ore di annotazione di paesaggi marziani, Luca comincia gradualmente a divergere dal suo piano di lavoro. Come quando da ragazzo con la sua moto giocava a divergere dalla traiettoria della strada ed avvicinarsi pericolosamente al guard rail, ora sfida il sistema rallentando deliberatamente il suo ritmo lavorativo. Ha deciso che la sua morte sarà una liberazione dalla tremenda emicrania che il sistema gli infliggerà una volta individuata la sua deviazione.

Annoto. Penso al mio amore. Annoto. La bacio e la guardo. Annoto.

Bacio, Succhio. Bacio. Sorrido. Bacio. Bacio. Bacio.

Un leggero mal di testa, un semplice avvertimento. Un cartellino giallo...

Mamma. Mare. Lei. Sorride. Nonna. Mare. Bacio.

Il mal di testa si fa più intenso...Luca è pronto a premere il bottone del corto circuito e inviarsi la scarica letale.

Vita. Fiori. Ma che cazzo ci facciamo tutti nudi come vermi a fare stronzate da schiavi informatici?

Sesso. Vento. Acqua.

Luca percepisce un ronzio assordante nel cranio. Unito al dolore dell’emicrania, è come se una sega elettrica gli stesse aprendo la testa. E’ pronto a premere il bottone.

Preme. Preme. Preme.

Lenzuola di lino sudate. Occhi azzurri, non più vitrei.
Luca adesso sta bene.

Cazzo di sbronza. Cazzo di sogno.

Images from pixabay.com

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Iniziò un po' didascalico.
Ma da "Annoto..." in poi, una delizia!!