Life's student - La vita di uno studente (ITA)

La vita di uno studente medio in piena sessione si può riassumere in un pratico, tragicomico decalogo:

1. La sveglia suona nel bel mezzo di un sogno meraviglioso, in cui (manco a dirlo) non esistono cfu, ma solo ufc: utopie di futuro consolanti.
2. La colazione te la fai durare come Penelope si fa durare la tela nell’attesa di Ulisse: vent’anni a fissare l’oro saiwa che si sbriciola mollemente nel latte e affonda come il Titanic e qui il parallelo col tuo esame imminente è spontaneo ed inquietante.
3. Apri il libro, i riassunti, prendi in mano la matita che sarà attratta invincibilmente dal pavimento. La raccogli (senza farti mancare una capocciata orientativa contro lo spigolo di qualsiasi mobile) e subito ti si attacca la paranoia ai pensieri, appiccicosa come un chewing-gum sotto le suole: “ma quello che ho ripetuto ieri... oddioquellochehoripetutoieri...”.
4. Quello che hai ripetuto ieri, manco a dirlo, non te lo ricordi, ma almeno hai la capocciata contro lo spigolo a cui attribuire le giuste colpe.
5. Fai un respiro profondo e tenti una posizione yoga di concentrazione, ma con i muscoli allenati di un’ottantenne che ti ritrovi, ti attorcigli inutilmente sulla sedia come un pitone con i capelli scompigliati e nel frattempo il tuo mantra preferito è quello dell’imprecazione libera.
6. Guardi con angoscia l’orologio e sono già le 11, perché forse la colazione è stata proprio troppo lunga e nonostante tutto ti ha lasciato un immane buco nello stomaco.
7. Va da sé che agogni il momento migliore della giornata: quello in cui trangugerai cioccolato e taralli e patatine e spicchi di mela tutti insieme, non si sa mai che in uno di questi alimenti ci ritrovi un po’ di miracoloso fosforo per la tua memoria.
   😎 È il momento dell’evidenziatore troppo fiacco, è colpa sua se non ho memorizzato. Mi serve un giallo più intenso, un rosa più deciso, che è sto colore in bilico tra morte e resurrezione.
8. L’evidenziatore non si trova da nessuna parte e manco il temperino per la matita che hai raccolto da terra. Seguono scenari catastrofici in cui non ti potrai laureare, perché non avevi gli strumenti adeguati.
9. Ti alzi, finalmente ti guardi allo specchio: sembri la versione fantasma dell’opera (in carne) della maledetta modella che ti guarda dal maledetto giornale che ti distrae dal maledetto studio e che maledetti tutti quando mi laureo con questo andazzo?
   Punto finale del decalogo: c’è un bel sole fuori, esci ad incamerare un po’ di vitamina per la pelle, non sia mai abbia effetti miracolosi pure sulla memoria.