Il quarto giovedì di Novembre si celebra la festa più amata dagli Americani: il Thanksgiving ovvero il giorno del ringraziamento. E’ la festa più importante dell’anno, più di Pasqua e Natale, perchè assieme al 4 luglio, è l'unica festa di tutti gli Americani indipendentemente dalla loro religione.
Il primo Thanksgiving fu celebrato in segno di ringraziamento a Dio per il primo abbondante raccolto nel nuovo mondo, nel lontano 1621, e la leggenda narra che le celebrazioni durarono tre giorni durante i quali i padri pellegrini festeggiarono pacificamente assieme ai nativi americani.
Il Thanksgiving è una delle rare occasioni in cui le famiglie siedono attorno alla stessa tavola; i figli tornano a casa dai genitori e anche zii, cugini, nonni e nipoti, che non si sono visti per mesi perchè vivono in città diverse, possono finalmente rivedersi e aggiornarsi sulle proprie vite. In questa occasione le case si riempiono di decorazioni dai colori autunnali: l’arancione delle zucche, il giallo, marrone e rosso delle foglie di novembre. Gli invitati arrivano già in tarda mattinata. Le donne preparano gli stuzzichini e le pietanze per la cena, tengono d’occhio il tacchino in forno e guardano in tv la Macy’s Thanksgiving parade, la tradizionale parata con carri allegorici organizzata dai grandi magazzini Macy’s a New York. Gli uomini guardano il football in salotto, assaggiano gli stuzzichini in cucina, sorseggiano birre e giocano con in giardino con i bambini. Nel tardo pomeriggio arriva finalmente il momento di sedersi a tavola e dopo un discorso di ringraziamento, seguito in molte famiglie da una breve preghiera, puà iniziare la cena.
Il menù varia in base alla nazionalità e alle tradizioni familiari ma i piatti tradizionali sono sempre il tacchino al forno da insaporire con la salsa gravy, lo stuffing (un impasto buonissimo di verdure e carne), la salsa di mirtilli, le patate dolci e la crostata di zucca, mele o pere. Il tacchino è la star della serata e ogni anno ne vengono venduti ben 40 milioni. Uno di essi in realtà si salverà, quello graziato ogni anno per tradizione dal Presidente.
E’ quindi una festa all’insegna dei valori religiosi e familiari ma siamo sempre il America e il consumismo non può essere messo da parte, neanche oggi. Il giorno dopo Thanksgiving è infatti il Black Friday, la giornata dei grandi sconti che dà il via agli acqusti natalizi. A tavola si discute anche di questo: Hai visto qualcosa di interessante da comprare domani? Si, non vedo l’ora che arrivi domani per comprare quel paio di scarpe a metà prezzo, è un vero affare. E tu? Io comprerò una nuova TV con schermo ultrapiatto, l’ho adocchiata ormai da mesi. E se cio’ non dovesse bastare, il lunedi dopo il Black Friday c’è il Cyber Monday, un’altra giornata dedicata agli sconti sugli acquisti online.
Chissà se i padri pellegrini avrebbero previsto tale confusione tra tra i loro discendenti all’entrata dei negozi il giorno dopo Thansgiving. Le gomitate per riuscire ad accapparrarsi l’ultimo modello di iPhone a prezzo scontato non era precisamente la loro idea di felicità. In tutto questo il più felice di tutti è proprio un tacchino, quello graziato, che incurante dello shopping compulsivo ringrazia l’America e il Presidente per la riconquistata libertà.