Ci risvegliamo in città dopo tante notti passate nel nulla più totale...Akureyri, la seconda città dell'Islanda dopo Reykjavik...nel nord dell'isola...
Un'ottima colazione è quello che ci vuole per riprendere il nostro viaggio che, ahimè, piano piano sta volgendo al termine...
Continuiamo il nostro giro antiorario dell'isola e puntiamo all'Ovest...
Il nostro itinerario è il seguente:
- Siglufjörður
- Penisola di Trollaskagi
- Glaumbær, una caratteristica fattoria di torba
- Hrutey, una riserva naturale su un'isoletta
- Hvitserkur, il posto migliore per andare a salutare le foche
- Hvammstangi, dove passeremo la notta, a casa di Ingvar (AirBnb)
In tutto sono circa 330 Km, un'altra bella tappa...
Alla guida della nostra fida Duster, ci rimettiamo in strada lasciando la bella Akureyri per dirigerci verso Siglufjörður, un piccolo villaggio di mare storicamente punto di riferimento per la pesca delle aringhe, posizionato tra i fiordi di Eyjafjörður e Skagafjörður...in un'oretta di macchina lo raggiungiamo...
Facciamo giusto quattro passi nei dintorni ma non c'è molto da vedere e quindi non perdiamo tempo più di tanto...ripartiamo quindi verso la penisola di Trollaskagi (letteralmente "penisola dei troll"). La strada è spettacolare, forse una delle più belle percorse in questi giorni...mi sarei fermato ad ogni curva per immortalare i panorami mozzafiato che si presentano chilometro dopo chilometro...
...ogni chilometro percorso in quest'isola mi conferma l'idea che sarebbe stata una vacanza fantastica anche se non si fosse mai scesi dalla macchina...
Mio malgrado ho lasciato guidare Alessia 😎...vabbè, almeno mi godo il paesaggio senza rischiare un incidente 😁
Raggiungiamo Glaumbær, la caratteristica fattoria di torba e ci fermiamo per una visita...e siccome è l'ora di pranzo, cerchiamo anche un posto per sgranocchiare qualcosa...purtroppo piove...
Ci rifugiamo in un bar nei pressi della fattoria per asciugarci e rifocillarci...
Un pancake e un'ottima Skyrcake, bagnati da the e caffè...😋
Sotto un'incessante pioggia, riprendiamo la nostra marcia in direzione isolotto di Hrutey, nei pressi di Blönduós, un piccolo villaggio nel fiordo Húnafjörður.
Hrutey è un piccolo isolotto all'interno del fiume Blanda, ed è riserva naturale; è possibile visitarlo passando su un ponte...al suo interno si è letteralmente immersi nella vegetazione...quindi, per chi ama passeggiate naturalistiche è consigliato fermarsi a visitarlo.
Per fortuna quando arriviamo in zona smette di piovere. Sarebbe stato un pò noioso dover andare in giro con l'ombrello per tutto il tempo. Parcheggiamo la nostra Duster e facciamo quattro passi...
Ci avviciniamo a piedi all'isolotto e raggiungiamo il fiume Blanda, che circonda Hrutey
Ecco il sicurissimo ponte su cui si accede all'isolotto...vista la sua sicurezza si può passare solo uno alla volta 🙉
Un piccolo video dell'attraversamento del ponte...
Il nostro coraggio è stato premiato...siamo sull'isola 😊
Dopo aver passato un'oretta abbondante a girovagare per l'isoletta (fortunatamente senza pioggia...) ci mangiamo un panino veloce e riprendiamo la marcia verso la destinazione più importante della giornata: Hvitserkur, nella bellissima penisola di Vatnas. La nostra speranza è quella di poter incontrare qualche foca...ci siamo documentati in merito e abbiamo scoperto un punto molto gettonato per gli avvistamenti l'Ósar HI Hostel. Da qui è possibile scendere a piedi verso la spiaggia e con l'aiuto della bassa marea vedere le foche spiaggiate...
Raggiungiamo quindi l'ostello dopo aver percorso un bel pò di chilometri su strada sterrata (praticamente tutta la penisola è così...); chiediamo informazioni sul dove andare e ci viene indicato un sentiero che passa in mezzo ad alcuni pascoli e scende dritto dritto verso la spiaggia sottostante...
Per una volta siamo al momento giusto nel posto giusto, vediamo la marea che inizia piano piano a ritirarsi...
La discesa lungo il sentiero ci porta faccia a faccia con delle mucche un pò insospettite dal nostro passaggio...noi, con grande indifferenza, proseguiamo dritti come se "neanche esistessero"...meglio non farle arrabbiare...
Man mano che scendiamo verso il mare, intravedo lungo la costa di fronte a noi dei puntini bianchi e neri sulla spiaggia...per Alessia sembrerebbero dei detriti...
MAH!!! non mi ha convinto...ma pazienza...continuiamo il nostro avvicinamento verso la spiaggia...più ci avviciniamo più i "puntini" diventano sempre più nitidi fino a rivelarsi qualcosa di diverso rispetto ai detriti tanto cari ad Alessia...scopriamo alla fine che effettivamente sono le foche che stavamo cercando...e sono tantissime...
Alessia, non appena i detriti si sono trasformati in simpatiche foche, inizia a correre verso la spiaggia come se non ci fosse un domani...non stava più nella pelle...
Appena messo piede sulla spiaggia ci ritroviamo, di fronte a noi, sulla costa opposta, un'impressionante numero di foche...
Un gran bello spettacolo...quasi tutte spaparanzate sulla spiaggia...buffe nei loro movimenti...C'è anche chi si fa una bella nuotata...
Vi lascio un video (un pò lunghetto, sono 8 min) in cui si vede il sentiero lungo le mucche e le foche
Dopo aver ammirato le centinaia di foche sulla costa opposta, facciamo due passi sulla spiaggia, divenuta ancora più grande a causa della bassa marea, e raggiungiamo il famosissimo simbolo di Hvitserkur, il faraglione in mezzo all'acqua, che assomiglia, a detta di molti (e possiamo confermarlo...) ad un animale che si abbevera in acqua...
Secondo la leggenda, Hvitserkur era un troll che fu sorpreso dal sorgere del sole mentre cercava di distruggere il monastero di Pingeyrar
[Rif. Lonely Planet]
Veramente bello...
Dobbiamo dire senza ombra di dubbio che questo è uno dei posti sicuramente da non perdere...purtroppo non abbiamo molto tempo a disposizione, ma un giro in tutta la penisola di Vatnas dev'essere qualcosa di memorabile...però, con il fatto che la strada è tutta sterrata, serve sicuramente molto tempo...chissà, magari in un secondo viaggio!!!
Ormai inizia a far buio...questa ennesima meravigliosa giornata sta per finire...dobbiamo solo più raggiungere Hvammstangi e trovare la casa di Ingvar ai bordi del fiordo Miðfjörður, prenotata tramite Airbnb.
Lo stesso Ingvar ci fornisce delle precise indicazioni e la troviamo senza problemi...è un posto fantastico!!!!
Forse sto usando troppe volte la parola fantastico, così come meraviglioso... ma vi assicuro che questi posti lasciano letteralmente senza fiato!!! Foto e video, come già detto più volte, non rendono assolutamente le sensazioni che si provano ad essere lì (poi io non sono neanche capace a farli...😎)...
In Islanda bisogna andare almeno una volta nella vita
non c'è alcun dubbio!!!!
[Tutte le foto sono dell'autore]