🇮🇹
Una scena che mi ritorna in mente con una certa frequenza, riguarda un viaggio di molti anni fa.
Lo scenario iniziale era l'aeroporto di Malpensa, Terminal 1.
Il check per i voli su Cuba lo si effettua in un locale piuttosto angusto, con poco spazio fra il punto check e il muro in fondo.
La coda non è mai dritta (come da italica tradizione) ma sempre a ventaglio, non c'è spazio per tutti e occorre adeguarsi.
C'è sempre chi cerca di passare davanti agli altri, personalmente a meno che proprio non mi si prenda per i fondelli, lascio perdere.
Sono in vacanza, vedo pero’ tanta gente che si avvelena per un nulla.
Ricordo un litigio fra vecchiarilli per chi doveva passare prima, litigio che, verbalmente, coinvolse altre persone
Una cosa all'italiana, tutti a urlare e a fare casino.
I 2 si guardarono per un po' in cagnesco, la cosa si risolse in fretta.
Una volta sbarcati a Holguin guardavo i 2 contendenti insieme a tutti gli altri passeggeri.
Tutti diligentemente in coda, in silenzio e pronti ad ubbidire al funzionario della dogana, che indicava loro dove mettersi e in quale fila sistemarsi.
Tutti in silenzio, tranquilli, intimiditi, allineati e coperti.
A Cuba non si scherza, certi atteggiamenti non vengono tollerati.
Se ti metti a far casino, con lo stesso aereo con cui sei arrivato riparti e torni a casa.
Non so quanti italiani ci siano in galera a Cuba in questo momento, so che ce ne sono, le accuse vanno dall'omicidio, alla frequentazione di minorenni a gravi reati di transito.
Comprendo il risvolto umano che coinvolge le loro famiglie, capisco ed è un loro diritto, il cercare di rivolgersi ad autorità politiche italiane, nella speranza che in qualche modo la cosa si possa risolvere.
A Cuba le soluzioni all"italiana" non funzionano.
Ci si stupisce spesso della severità del sistema poliziesco e giudiziario cubano, ma la realtà è una sola.
Cuba è un paese con delle leggi che occorre rispettare, se a Cuba ti poni al di fuori delle stesse, la paghi in modo salato.
A Cuba devi sapere che esistono leggi e regole, e’ sufficiente rispettarle e non si avranno problemi di nessun tipo.
In un paese civile chi ruba o inganna è un malfattore, in Italia è passata l'idea che si tratta di un furbo, uno sveglio, un vincente.
Questo sta generando lo schifo di società che vediamo attorno a noi ogni giorno.
A Cuba sai che se, per strada, trovi il segnale stradale PARE ti devi fermare, non ci sono mezze misure.
Perché qua dobbiamo guidare come Alonso mentre da quel lato del bloqueo siamo tutti ligi a rispettare il loro codice della strada?
Semplicemente perchè sappiamo che la ci castigano se facciamo i furbi, senza se e senza ma.
I tedeschi o gli austriaci che, una volta passato il Brennero, vengono a fare gli zozzoni da noi, nel loro paese, non si sognano di buttare un pezzo di carta per terra, perché li fanno neri.
Da noi lo fanno perché sono sicuri di sfangarla.
L'italiano non è peggio degli altri, siamo gente che sa rispettare le regole, semplicemente nel nostro paese le stesse regole sono disattese da chi ha il dovere morale di essere d'esempio.
Di conseguenza ci si sente meno in dovere, noi, di rispettarle.
A scene that comes to mind quite frequently concerns a trip from many years ago.
The initial scenario was Malpensa airport, Terminal 1.
Checking for flights to Cuba is carried out in a rather narrow room, with little space between the check point and the back wall.
The queue is never straight (as per Italian tradition) but always fan-shaped, there is not room for everyone and we need to adapt.
There are always those who try to get ahead of others, personally unless they really take me for a ride, I'll let it go.
I'm on holiday, but I see a lot of people poisoning themselves for nothing.
I remember an argument between old men over who should go first, an argument which, verbally, involved other people
An Italian thing, everyone shouting and making a mess.
The two looked at each other askance for a while, the matter was resolved quickly.
Once we landed in Holguin I watched the 2 contenders together with all the other passengers.
Everyone dutifully queued, in silence and ready to obey the customs official, who showed them where to stand and which line to sit in.
Everyone was silent, calm, intimidated, lined up and covered.
In Cuba you don't joke, certain attitudes are not tolerated.
If you start making a mess, you'll leave on the same plane you arrived on and go back home.
I don't know how many Italians are in prison in Cuba at the moment, I know there are, the charges range from murder to association with minors to serious transit crimes.
I understand the human aspect that involves their families, I understand and it is their right, to try to turn to Italian political authorities, in the hope that the matter can be resolved in some way.
In Cuba, "Italian-style" solutions don't work.
We are often surprised by the severity of the Cuban police and judicial system, but there is only one reality.
Cuba is a country with laws that must be respected, if in Cuba you put yourself outside of them, you pay dearly.
In Cuba you must know that there are laws and rules, it is enough to respect them and you will not have problems of any kind.
In a civilized country, anyone who steals or cheats is a criminal, in Italy the idea has passed that he is smart, smart, a winner.
This is generating the disgusting society that we see around us every day.
In Cuba you know that if, on the street, you find the PARE road sign you have to stop, there are no half measures.
Why do we have to drive like Alonso here while on that side of the blockade we are all dutiful in respecting their highway code?
Simply because we know that they will punish us if we are clever, without any ifs or buts.
The Germans or Austrians who, once they have passed the Brenner Pass, come to be dirty in our country, do not dream of throwing a piece of paper on the ground, because it makes them black.
With us they do it because they are sure of getting away with it.
Italian is no worse than others, we are people who know how to respect the rules, simply in our country the same rules are disregarded by those who have the moral duty to set an example.
As a result, we feel less obliged to respect them.
Le regole servono a regolamentare la vita civile, altrimenti è anarchia, esattamente come in Italia dove sei furbo e figo se fai come ti pare!
Però fare rispettare le regole richiede anche rispettarle, e i primi a fare quello che gli pare sono proprio i nostri politici!
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Infatti da noi mancano i...buoni maestri
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