Mai aspettare 🇮🇹🇬🇧

in hive-184714 •  2 years ago 

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🇮🇹
Sono rientrato al lavoro anche nel mio comune ripartendo coi corsi di posturale, questa settimana ripartono le scuole e
ricomincio anche con la psicomotricita' coi bimbi della primaria.

Rientrando ho avuto la brutta notizia che un collaboratore del mio piccolo comune, quello che risolveva tutti i problemi “pratici”, proprio lavorando il giorno 30 dicembre e' crollato per una emorragia cerebrale.
Ora e' in ospedale, non si sa se porta a casa la ghirba e quale vita lo aspetta, ha pochi anni in piu' di me.

L'altro giorno parlando in palestra con un amico mi diceva che voleva ancora “tirare” sul lavoro per 7/8 anni, ora ne ha 52 per poi rilassarsi e riposarsi in quelli che poi verranno.

Il primo episodio mi ricorda, per l'ennesima volta, che siamo
davvero solo di passaggio e che tutti abbiamo una data di scadenza come lo yoghurt, il secondo che nessuno ci assicura di avere ancora cosi' tanto tempo davanti, ne tantomeno di averne altro poi per fare la vita che vorremmo.

Mio padre e' andato in pensione a 53 anni, allora si poteva dopo
una dura vita di lavoro, per poi dopo 3 anni lasciare questa valle di lacrime.
Quindi per quello che mi riguarda ORA E SUBITO.
Nel senso che non ha nessun senso tirare la carretta in attesa dei tempi migliori o di quando finiremo di lavorare (data che viene spostata in avanti da ogni governo di destra o di sinistra che sia) per quanto mi riguarda, compatibilmente con la vita che mi sono scelto, non mi privo di nulla ADESSO.

Faccio cosi' proprio dopo aver visto la fine di mio padre, e' la vita che ci dovrebbe insegnare come comportarci perche' altrimenti le esperienze non servono davvero a nulla.
Non faccio progetti a lunga scadenza, non mi privo di nulla in funzione di un chissa' quale domani, se devo viaggiare viaggio, se devo divertirmi mi diverto, se devo spendere denaro compatibilmente con le mie possibilita', lo spendo.
Il destino davvero e' cio' che ci succede mentre facciamo progetti, quindi e' bene che questi progetti diventino realta'.
🇬🇧
I also went back to work in my municipality, starting again with postural courses, schools are starting again this week and
I'm also starting again with psychomotricity with primary school children.

Returning I had the bad news that a collaborator of my small town, the one who solved all the "practical" problems, while working on December 30 collapsed due to a cerebral hemorrhage.
Now he's in the hospital, we don't know if he'll bring home the ghirba and what life awaits him, he's a few years older than me.

The other day, talking to a friend in the gym, he told me that he still wanted to "pull" at work for 7/8 years, now he's 52 to then relax and rest in the years to come.

The first episode reminds me, for the umpteenth time, that we are
really just passing through and that we all have an expiration date like yoghurt, the second thing is that no one assures us that we still have so much time ahead of us, much less that we have more time to lead the life we would like.

My father retired at the age of 53, then it was possible later
a hard life of work, only to leave this valley of tears after 3 years.
So as far as I'm concerned NOW AND NOW.
In the sense that it makes no sense to pull the cart while waiting for better times or when we will finish working (a date that is moved forward by every government of the right or left) as far as I'm concerned, compatibly with the life that I I am chosen, I do not deprive myself of anything NOW.

I do this right after seeing my father's end, it's life that should teach us how to behave because otherwise experiences are really useless.
I don't make long-term plans, I don't deprive myself of anything in view of who knows what tomorrow, if I have to travel I travel, if I have to have fun, I have fun, if I have to spend money compatibly with my possibilities, I spend it.
Destiny really is what happens to us while we make plans, so it's good that these plans come true.

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Mio padre è stato più fortunato. È andato in pensione a 55 anni e se non altro s'è goduto la pensione per 24 anni (pensa che da poco gliel'avevano aumentata di 200 euro, quando se n'è andato). Ma sto in dubbio che l'emorragia cerebrale del tuo amico sia dovuta al vaccino covid, che di questi episodi in Italia (e non solo) ne ha causati a bizzeffe. Inutile l'indignazione verso lo scorso governo che ritengo responsabile di parecchie "morti improvvise da malore", trombosi e ictus in individui perfettamente sani perchè loro hanno voluto l'infame super green pass non richiesto da alcun altro paese del mondo con il ricatto della perdita del lavoro ai no-vac. Ora capisco che se si lavora nell'ambito sanitario o se si è insegnanti non se ne può fare a meno perchè il covid uccideva eccome e luoghi sovraffollati per la natura dell'impiego come scuole e ospedali non ne possono prescindere. Ma parecchi altri, come gli impiegati di un'azienda, operai, muratori, uomini e donne delle pulizie? Qua c'era da picchiare i pugni sul tavolo più forte di loro. Per non parlare dei medici conniventi, più sporchi dei politici (pur senza fare di tutta l'erba un fascio). Sai cosa ha detto il medico di turno alla mia migliore amica quando s'è beccata polmonite e covid assieme? Che siccome era amica della Monica, allora le avrebbe prescritto l'antibiotico. E certo, allora se non era amica della Monica poteva dunque morire? Categoria infame meritevole di class action! Che ritengo fosse la risposta migliore al ricatto del super green pass. In un paese serio, una simile categoria di medici si sarebbe beccata tante class action da fargli venire la lingua blu, ma tant'è. Tolti i (pochi, forse) medici che hanno veramente a cuore i pazienti e trattano il loro impiego come quel che di fatto è: una missione.
Comunque è proprio vero, verissimo che progettare per il domani significa farsi i conti senza l'oste. Del doman non c'è certezza, diceva Lorenzo de’ Medici poeta. Ma prima ancora di lui, scripta manent sulla Bibbia da migliaia di anni. Siamo solo di passaggio in questo mondo, c'è scritto. Anche se il concetto di ora e subito è visto in accezioni dallo stampo diverso. Da un punto di vista meramente finanziario, poi ci sarebbe chi vorrebbe smettere di lavorare (in tantissimi) per godersi la vita, sapendo che una volta in pensione, da vecchi (se ci si arriva), anzichè viaggiare, acculturarsi e coltivare hobby, ci si starà a lucidare i cateteri. Solo che se (almeno nel sud Europa) non hanno un po' di milioncini di euro da parte (ma anche lì è tutta da vedere, da quando esiste l'infame bail-in europeo), è rischiosissimo licenziarsi dal lavoro senza aver maturato i requisiti pensionistici. Magari può veramente accadere che un colpo secco se li porta via e dunque si sono goduti la centomila euro senza pensieri, ma se invece sopravvivono ai loro risparmi e sia pure la pensione sociale è lontana, allora che si fa? In buona sostanza, inutile dire che qui il mai aspettare non è fattibile per circostanze non modificabile con la sola buona volontà umana. Scusa i papiri.

Non credo.
Sovrappeso, 2 pacchetti di sigarette al giorno, qualche bicchiere di troppo, 66 anni...
Tutto si paga.

Il tuo amico, dici? Fumava e beveva? Allora purtroppo gli è andata male davvero senza bisogno di vaccino, checchè ne dicano tutti coloro secondo i quali è solo sfortuna e il fumo e l'alcol non c'entrano un fico...al mio primo professore di diritto penale I era andata altrettanto di malora: fumatore incallito, sovrappeso pure lui e nè 5 by-pass nè la chemio riuscirono a fargli portare a casa la pelle.

Verissimo! Purtroppo spesso perdiamo tempo senza neanche accorgercene, in attesa di chissà che, rinviando tante cose che poi forse non saremo in grado di fare!

Amica mia, spesso si perde tempo perchè costretti dalla necessità. Se hai pazienza di leggera la filippica che ho scritto sotto (o sopra? dipende da dove si fa vedere, hahaha!) al nostro amico, ho accennato a chi (in tantissimi e non solo in Italia) non vorrebbe perdere tempo con un lavoro (ovviamente il classico subordinato "nine to five") che detesta e gli porta via un casino di tempo che gli tocca sottrarre non soltanto alla famiglia, ma pure a hobby quali suonare uno strumento, dipngere e altre arti. E magari ha quella centomila da parte con cui andare avanti, ma purtroppo non abbasranza da durare fino alla pensione. Quindi altro che rinviare, ma non se ne può purtroppo fare a meno. Licenziarsi da un lavoro per non aspettare mai, non è purtroppo alla portata di tutti (anzi, lo è di pochi o pochissimi).

Ovviamente la quotidianità della vita ci porta a ritmi frenetici e spesso senza spazio per noi stessi, però molte volte perdere tempo è anche mentale, procrastiniamo sempre a dopo - ad un altro momento- al momento giusto, cose che forse potremmo fare magari con fatica , ma neanche ci proviamo!

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