Saluto romano 🇮🇹🇬🇧

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In mezzo a tanti post su argomenti che mi interessano, su Cuba che e' la mia seconda (seconda?) casa o su avvenimenti leggeri ogni tanto mi piace fare qualche pezzo che richiama alla realta' che stiamo vivendo.
Realta', quella del mio (mio?) paese, che non mi piace ma che, come tutti, devo accettare.
Non so quanto questi argomenti possano interessare visto che piattaforme come queste vivono GIUSTAMENTE di leggerezza, sono gia' troppe le cose “pesanti”, pero' credo sia giusto metterli in risalto, poi come sempre per tutti esiste il libero arbitrio.

Del resto non mi sono mai posto il problema se un mio scritto possa piacere o meno, scrivo quello che in quel momento mi sento di scrivere e di condividere con voi.
La cassazione in una sentenza che avra' lunghi strascichi ha determinato che il saluto romano nelle “celebrazioni” politiche non e' reato in quanto non presuppone l'intento di ricreare il partito
fascista, cosa che invece lo sarebbe.

Per giustificare una genialata simile si e' riesumata una antica legge Scelba, tanto schifosa che nessuno per decenni si era
sognato di tirarla fuori.
Il problema e' che, a differenza della Germania, l'Italia non ha mai veramente fatto i conti con quel tragico passato ed oggi nessuno si stupisce piu' di nulla, tutto passa in cavalleria.
Con la naturale scomparsa di quelli che c'erano e che, prendendo un moschetto ed andando in montagna, hanno permesso a questo paese di riacquistare la liberta' sono venuti meno i testimoni di cio' che accadde, di quello da cui siamo riusciti ad uscire.

Lo dice la nostra Costituzione, l'Italia nasce dall'Antifascismo e dalla Resistenza, il saluto romano e' un saluto fascista e questo a prescindere che si riformi o meno un partito con quel nome.
Questa sentenza e' uno sfregio a tutti coloro che persero la vita per la nostra liberta', chi fu mandato in una guerra folle proprio da quel tipo di regime e non e' piu' tornato indietro.
Del resto con la seconda carica dello stato che tiene in casa il busto del duce cosa vogliamo davvero pretendere.
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In the midst of many posts on topics that interest me, on Cuba which is my second (second?) home or on light events every now and then I like to do some pieces that recall the reality we are experiencing.
Reality, that of my (my?) country, which I don't like but which, like everyone else, I have to accept.
I don't know how much these topics are of interest given that platforms like these RIGHTLY thrive on lightness, there are already too many "heavy" things, but I think it's right to highlight them, then as always, free will exists for everyone.

After all, I have never asked myself the problem of whether one of my writings might be liked or not, I write what I feel like writing at that moment and sharing with you.
The Supreme Court of Cassation, in a ruling that will have long repercussions, determined that the Roman salute in political "celebrations" is not a crime as it does not presuppose the intent to recreate the party
fascist, which it would be.

To justify such ingenuity, an ancient Scelba law was resurrected, so disgusting that no one had considered it for decades.
dreamed of taking it out.
The problem is that, unlike Germany, Italy has never really come to terms with that tragic past and today no one is surprised by anything anymore, everything goes by the wayside.
With the natural disappearance of those who were there and who, by taking a musket and going into the mountains, allowed this country to regain its freedom, there are no more witnesses to what happened, to what we managed to get out of .

Our Constitution says it, Italy was born from Anti-fascism and the Resistance, the Roman salute is a fascist salute and this regardless of whether or not a party with that name is reformed.
This sentence is an insult to all those who lost their lives for our freedom, who were sent into a crazy war by that type of regime and never came back.
After all, what do we really want to expect with the second highest office of state who keeps the bust of the Duce at home.