La situazione si sta, purtroppo, evolvendo lungo il piano inclinato che ci porta alla fine del genere umano sulla terra e lo fa ad una velocità impressionante, talmente velocemente che non si riesce nemmeno a capire cosa si potrebbe fare per cercare di salvare la pelle, la èropria inendo, non certo il mondo nel suo complesso.

Tutti sembrano intenzionati a fomentare la guerra, ad alzare la voce per arrivare il prima possibile allo scontro nucleare.

Oggi stiamo assistendo alla ricerca, da parte degli USA e della NATO, di coinvolgere anche la Cina, che da settimane cerca di mantenere una posizione defilata alla ricerca di una soluzione veloce e pacifica del conflitto.

Mentre il desiderio di portare il mondo intero nel baratro, pur se assurdo in quanto in caso di querra nucleare ovviamente non rimarrebbe nulla nemmeno dell'Ucraina, almeno questo desiderio di "moriamo tutti e non solo noi" da parte del presidente ucraino ha una sua logica, il desiderio di autodistruzione da parte di Usa, NATO e Russia a me pare veramente inspiegabile.

Purtroppo le notizie che arrivano, da ambo le parti, come sempre succede in guerra, sono quasi totalmente inattendibili, ma tutte sono decisamente poco rassicuranti.

Per pura curiosità sono andato a leggermi i resoconti della famosa questione dei missili a Cuba del 1962.

Anche allora i missili a Cuba vennero messi dai russi in risposta al fatto che gli USA avevano piazzato i loro missili in Italia, Germania e Turchia, essendo così in grado di colpire la Russia mentre, i russi, non erano in grado, con le armi di allora, di fare altrettanto, cioè di colpire il territorio americano.

Si rischiò, allora, una guerra nucleare.

In seguito al braccio di ferro tra le due superpotenze si raggiunse un accordo che prevedeva lo smantellamento dei missili che l'URSS aveva dislocato a Cuba e di quelli USA in Germania, Italia e Turchia.

L'URSS fece la sua parte, ma gli USA non smantellarono nemmeno uno dei missili presenti in europa, anzi, continuarono, e continuano ancora oggi, ad incrementare il proprio arsenale nucleare in europa.