GLI ACCESSORI DEL VIOLINO DISPENSABILI (o quasi)/LOS ACCESORIOS DEL VIOLÍN NO ESENCIALES (o casi)

in hive-184714 •  last year  (edited)

ITALIANO
Il metronomo
Dico quasi perchè gli studenti non possono fare senza, quantomeno per il fatto che il professore di violino di turno li obbligherà praticamente ad acquistarli (o meglio: se si tratta, come di standard, di alunni adolescenti oppure ancora bimbi, l'obbligo ricade sui genitori o chi ne fa le veci). Si tratta del metronomo e del leggio. Soprattutto del primo, perchè nel caso del secondo, è più facile arrangiarsi, come vedrete cammin facendo. Per uno studente dei primi anni un metronomo è importantissimo per guidarlo a mantenere correttamente il ritmo musicale, specie quando si studiano unità di tempo corte. Un esempio di metronomo è questo da immagine Pixabay 100% free (autore juliopablo, https://pixabay.com/it/photos/metronomo-tempo-orologio-ritmo-2682324/), perchè in questo momento non ne possiedo uno, avendo potuto comprare soltanto gli accessori indispensabili più la sordina di gomma:

metronome-2682324_1280.jpg

Come accessorio, lo trovo pure bello da vedere. Nel mio caso, comunque, a dispetto dei 16 anni di stop, la tenuta del tempo musicale non è un grande ostacolo e quindi ho potuto risparmiare nella spesa.

Il leggio
Quanto al leggio, un esempio che potete vedere, sempre da Pixabay 100% free (autore jharnum, https://pixabay.com/es/photos/pararse-atril-m%C3%BAsica-musical-2053607/), è questo:

stand-2053607_1280.jpg

Purtroppo non ho trovato immagini di un leggio in metallo, sicuramente molto più economico (oltre che maneggevole) rispetto a questo (che pare in legno e come tutti sappiamo, gli accessori in legno tendono a essere ben più cari di quelli in metallo, quantomeno nel mondo della musica classica). Ma comunque serve per potervi fare un'idea. Il leggio si usa per appoggiarvi gli spartiti durante l'esecuzione musicale. Da bambina e adolescente ne avevo uno in metallo, che però non ho idea di che fine abbia fatto. Pensate che i miei genitori me lo avevano comprato 35 anni fa, se non ricordo male. E ora come ora, nell'ottica del risparmio, guardate un po' che bel leggio sto usando (ecco che invece questa è una mia foto appena scattata con il mio Moto G10):

menudoatril.jpg

Bello, vero? Lol! Per risparmiare si fa questo e pure altro. Mi scuso per l'immenso disordine che vedete. Non ricordo se vi ho mai detto che in casa (nemmeno terminata di costruire a causa del decesso di mio cognato, ma comunque abitabile) abbiamo pochissima mobilia e per il resto ci arrangiamo con i cartoni del trasloco intercontinentale e le valige. E la pila di cartoni si sta rivelando di utilità inimmaginabile quale improbabile leggio...

ESPAÑOL
El metrónomo
Digo casi debido a que los alumnos no pueden prescindir de ellos, al menos, su profesor de violín prácticamente les obligará a comprarlos (mejor dicho: si son, como es norma, estudiantes adolescentes o todavía niños, la obligación recae en sus padres o tutores). Estos accesorios son el metrónomo y el atril. Sobre todo se necesita el primero, cuando hay un alumno novato, porque en el caso del segundo es más fácil arreglárselas, como les voy a explicar. Para un alumno novato, un metrónomo es muy importante para guiarle en el correcto mantenimiento del ritmo musical, sobre todo cuando estudia unidades de tiempo cortas. Un ejemplo de metrónomo es este de la imagen 100% gratis de Pixabay (autor juliopablo, https://pixabay.com/it/photos/metronomo-tempo-orologio-ritmo-2682324/), ya que ahora no poseo uno para sacarle fotos, habiendo podido comprar solo los accesorios imprescindibles, más la sordina de goma:

metronome-2682324_1280.jpg

Como accesorio, también me parece bonito de ver. En mi caso, sin embargo, a pesar del paro a lo largo de 16 años, el ritmo musical no es un gran obstáculo y, por lo tanto, pude ahorrar.

El atril
En cuanto al atril, recorrí a Pixabay 100% free (autor jharnum, https://pixabay.com/es/photos/pararse-atril-m%C3%BAsica-musical-2053607/) otra vez para encontrar un ejemplo para ustedes:

stand-2053607_1280.jpg

Infelizmente, no pude encontrar ninguna foto de un atril metálico, que sin duda es mucho más barato (además de más fácil de manejar) que este (que parece ser de madera, y como todos sabemos, los accesorios de madera suelen ser mucho más caros que los metálicos, al menos en el mundo de la música clásica). Aun así, sirve para hacerse una idea. Necesitamos un atril para apoyar las partituras durante la actuación musical. Yo tuve uno metálico cuando era niña y adolescente, pero no tengo ni idea de qué fue de él. Mis padres me lo habían comprado hace unos 35 años, si no recuerdo mal. Y ahora mismo, con vistas a ahorrar, miren qué atril más bonito estoy usando (aquí tienen una foto mía recién hecha con mi Moto G10):

menudoatril.jpg

Menudo atril, ¿cierto? ¡Je, je, je! Lo que no hace uno para ahorrar dinero... Les pido disculpas por el inmenso lío que ven. No recuerdo si alguna vez les conté que tenemos muy pocos muebles en nuestra casa (que ni siquiera logramos terminar de construir por causa del fallecimiento de mi cuñado, pero que sigue siendo habitable) y que para el resto nos la arreglamos con los cartones de la mudanza intercontinental y las maletas. Y la pila de cajas de cartón está resultando de una utilidad inimaginable como insólito atril...

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Avevo anch’io un metronomo simile a quello che hai messo in questo post. Ora uso solo il metronomo in forma di applicazione sul telefono. Ammetto che è sicuramente meno affascinante, ma è sempre con me

È anche molto più economico.

Hahaha, vero, il metrono da applicazione è più economico e non si rompe. Peró se qualcuno chiama addio esercizio e ci tocca rispondere

Fissa il muto nel settings, hahaha!

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Il metronomo!! Non ne vedo uno da quando facevo le scuole medie e l'insegnante di musica lo metteva sulla cattedra.
Ai tempi miei le lezioni erano serie.

Peccato che oggi si dà poca importanza a questa materia, le mie figlie alle medie non hanno imparato nulla, sapevano scrivere a male pena le note sul pentagramma.
Che amarezza..

Guarda, lasciamo stare, altro che amarezza. Le scuole italiane paiono scopiazzare alla grande le cugine nelle latine lande. Ero rimasta sbalordita, nella mia pratica scolastica, notare la totale mancanza della materia educazione musicale nelle scuole brasiliane (e mi pare che nel resto dell'America latina e centrale non la butti per nulla meglio, a meno di non spedire i pargoli in una costosissima scuola privata che però costa migliaia al mese e ci va lo stipendio di un calciatore di prim'ordine per potersela permettere, dato che è come se voi doveste pagare 7000 euro al mese di sola retta scolastica). Ma non finisce qui: anche materie quali disegno e storia dell'arte sono assenti o risicatissime. Di applicazioni tecniche (o educazione tecnica, come si chiamava in Piemonte), poi, mai sentito parlare (perfino la facoltà di architettura è pressochè inesistente). E dulcis in fundo, dato che la vergogna è un vero pozzo senza fondo, un magnifico progetto di legge (ancora non convertito e si spera tale aberrazione non passi in Congresso) auspicava che le uniche materie scolastiche superstiti dovevano essere soltanto portoghese e matematica. Alle medie e magistrali avevo pure imparato a suonare il flauto dolce perchè era previsto nel curriculum, figuriamoci. E alle medie la prof. di musica aveva anche istituito lezioni di chitarra per gli alunni interessati (e ovviamente i genitori disposti a comprare lo strumento). Mi sarebbe piaciuto, ma già stavo imparando il violino e proprio con la figlia della prof. di musica che lavorava come maestra privata di violino.

E' davvero un peccato, i ragazzi devono avere la possibilità di conoscere la musica, l'arte ma anche l'educazione tecnica, anche io l'avevo come materia.
E' sempre tutto sulle spalle delle famiglie che alla fine devono sganciare soldi per qualche corso extra scolastico.😥

I corsi extrascolastici già c'erano ai miei tempi, ma mai indispensabili come oggi. Peccato che però oggi soldi non ce n'è per un buon numero di famiglie che già devono ricorrere agli aiuti statali e comunali per far proseguire i pargoli oltre la terza media. Ovviamente i soliti paesi virtuosi dell'estremo nord Europa non soffriranno mai di lacunosità. Dicono che pure le iscrizioni alle università (italiane) sono in calo e ci credo. Da noi male o bene è possibile rimediare con corsi universitari brevi (tecnologici, li chiamano, biennali o al massimo poco più che triennali) per quantomeno titoli di designer grafico, creazione di giochi digitali, altro di artistico grafico. Spesso offerti da università telematiche a prezzi concorrenziali. Ma la questione della musica e delle arti classiche continua spinosa.