Un libro che una trama ce l'ha e non ce l'ha: non esiste un vero e proprio prologo e neppure un epilogo come spesso accade di trovare. C'è una storia di vita, un percorso quotidiano raccontato come quello di una soap opera. C'è una mamma, moglie e donna, con una vita molto difficile da affrontare. Una donna che non è tutta rose e fiori, ma che vive in un mondo che in una parola valida nella stragrande maggioranza dei paesi del mondo potremmo indicare come "illegale". Accanto a questo, una vita come quella che tutti conosciamo, e l'ovvia necessità di riuscire a coniugare le due realtà.

Il romanzo è passabile, anche se non rientra nei miei gusti canonici. Ho trovato il sistema narrativo discreto, molte volte con un'indagine sull'interiorità dei protagonisti; non il solito linguaggio accademico e informale dato a molti testi sulla falsariga del qui presente.
Genere: ho detto genere; ma non saprei nemmeno indicarne uno. Di thriller questo romanzo ha poco, sebbene vi siano spesso contesti d'azione e con qualche omicidio a infarcire uno sfondo poco noioso. Visti tutti gli spunti riflessivi e i punti di vista molto personali che raccontano i protagonisti, io lo inquadrerei molto bene in narrativa generale (sebbene, lo ribadisco, una narrativa generale con una trama molto "frizzante").

Il romanzo non mi ha tenuto incollato alle pagine, ma posso comunque sbilanciarmi per una sufficienza piena. Penso che chi apprezzi una narrativa di vita quotidiana, ambientata però in un contesto criminale non troppo classico, potrebbe trovare una buona lettura per passare qualche ora di relax. Non è un libro per chi cerca trame mistery o delitti irrisolti, un tema che dal titolo potrebbe invece balenarci in mente.